Avédjé

La Casa degli Orfani
Creazione squadra di calcio
Progetto acqua

Progetto acqua

Sin dalla sua fondazione, la associazione IPA – Io per l’Altro ha sempre avuto chiaro il suo scopo: sostentare il villaggio di Avete, in Togo, in ogni forma possibile. Il tasso di mortalità infantile è ancora molto alto, e la maggior parte dei casi è dovuto a infezioni derivate da acqua non potabile. Acqua sporca che causa quella che per noi è una semplice dissenteria che però può rivelarsi fatale. Come è successo quell’anno: più di 10 bambini di età compresa tra i 2 e i 10 anni, solo nella comunità di cui la associazione si occupa, sono morti di dissenteria.In Togo un litro di acqua costa l’equivalente di un centesimo di euro. Attivando una rete di contatti e di persone l’associazione ha chiesto a tutti coloro che hanno scelto di contribuire di mettere da parte tutte le monete da 1, 2 e 5 centesimi che non venivano utilizzate per poi cambiare i soldi in banca e fare bonifici per il supporto alla comunità. Ancora oggi è uno dei metodi di raccolta fondi da destinare alla comunità ininterrottamente.

Creazione squadra di calcio – 2016

Per quanto assurda e non prioritaria possa sembrare, una legge in vigore in Togo impedisce alle squadre di calcio studentesche di partecipare a tornei locali se non in possesso di una muta che rappresenti la scuola o la squadra stessa.
Insomma dopo anni di operato stavamo facendo molto per migliorare la salute dei bambini, ma per i loro sogni? C’era infatti in ballo un torneo a cui i ragazzi avrebbero voluto partecipare ma non potevano perché non avevano divise sufficienti.
Una volta tornati ad Ostia abbiamo raccontato la nostra esperienza alle persone del territorio, in particolare ci siamo rivolti a coloro che orbitavano intorno alle squadre. Ancora una volta la rete faceva prodigi. In collaborazione con l’A.S. Ostiamare, S.S Romulea e A.I.A sezione di Ostia Lido che hanno donato il materiale necessario (una muta per squadra, palloni, divise da arbitro, bandierine, fischietti) abbiamo avuto la possibilità di tornare in Togo nel 2016 e formare due squadre. E abbiamo fatto di più. In quell’occasione proprio uno dei volontari era anche arbitro in quanto aveva frequentato con attestazione il corso promosso da A.I.A. Per questo siamo stati in grado, seppur in via del tutto informale, di istruire i ragazzi con delle conoscenze e competenze base circa l’arbitraggio.

La casa degli orfani – 2016

Lo stesso anno, abbiamo realizzato la costruzione di un orfanotrofio: la casa degli orfani.
Questo progetto nasce dall’esigenza di donare un posto ai bambini da chiamare casa, un luogo stabile dove crescere e coltivare i propri sogni. Fino a questo momento infatti i giovani orfani di cui ci occupiamo erano generosamente ospitati dalle famiglie del villaggio che a turno aprivano la porta della loro umile casa.
La struttura è stata ideata per rendere la comunità ancor più autosufficiente e sicura. Un blocco a U comprendente anche un orto e un piccolo allevamento, che rendesse i giovani produttivi e autosufficienti anche dal punto di vista alimentare.
Nell’Ottobre dello stesso anno l’orfanotrofio è stato inaugurato dal vescovo della diocesi di Atakpamé. Ad oggi continuiamo a mandare fondi che servono a sostenere le spese per l’istruzione dei ragazzi e stiamo progettando un intervento massiccio per la ricostruzione della scuola primaria del villaggio.

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